Nancy Brilli su Leggo: «San Valentino, festa feroce»

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Il balletto cominci! È quasi San Valentino. Una festività di ricercato tormento, paragonabile solo a qualche capodanno. Fa parte delle feste obbligatorie, quindi feroci. Doveri travestiti da premure affettuose, ecco la rosellina, e il cioccolatino, e tutto, tutto a forma di cuore, e rosso, che fa subito passione.

La femmina, o comunque la parte più delicata della coppia, generalmente si sdilinquisce alle premure dei maschi, che, com'è noto, sono poco inclini di natura alla generazione del gesto grazioso. Il macho-camacho, si sa, è di poche parole e di ancor meno carinerie. Le attenzioni li infastidiscono e basta, ma quel giorno (bada bene, solo quello), si spremono le meningi per risultar cortesi, acciocché avvenga la trasmutazione da orso a gentiluomo e che, sia chiaro, valga davvero una volta per tutte.

Insomma, qui c'è un mito da sfatare: la dolce metà amante delle frivolezze sanvalentiniche non esiste. Sarebbe bello avere a disposizione un duke come quello di Bridgerton, con tutto il cucchiaino, se capite di che parlo, ma in mancanza di ciò, apprezziamo lo sforzo, e tanti auguri. Ah! Di cuore, ovvio.
(brillisevuoi@leggo.it)


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Marzo 2021, 07:18
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