Nancy Brilli risponde su Leggo: «Se il marito ama la colla»

Nancy Brilli risponde su Leggo: «Se il marito ama la colla»

di Nancy Brilli
Quando una persona sogna, sta trasformando le angosce in pensieri. Il sogno più comune pare sia di voler cambiare. Non vita, no. Il congiunto. In genere gli uomini sperano che le loro mogli non cambino mai, ma di poter cambiare le amanti.
Parliamo di numeri, quindi. Le mogli si augurano di poter cambiare i mariti. Parliamo di sostanza, quindi. L'ultima signora che mi ha scritto chiama il consorte colla-a-caldo. Pare che il tipo ami occuparsi in prima persona di tutte le aggiusticchiate casalinghe, sia per probabile tirchieria che per totale ingenua presunzione. La colla è il suo talismano della felicità, convinto che sia eterna e che tenga tutto, si piaga le mani pur di non rinunciare ad attaccare quel quadro che, lo sa per certo, starà su che è una bellezza, e niente, niente, neanche la cornice schiantata, neppure il vetro in frantumi lo convinceranno che ci vuole solo un bel chiodone, che la colla va bene per i lavoretti dei figli o per gli abiti da drag queen, cose che si usano una volta e poi mai più.
Signora, ma cosa vuole cambiare? Che sogno inutile e in qualche modo ingiusto mi fa? Lo lasci ai suoi giocattoli, poromo, se ne son visti di ben peggiori razzolare nel mondo. Questa illusione infantile me lo rende pure un po' caruccio, tontolomeo da prendere in dolcezza. Di questi tempi, così bui e grami, sentir parlare di un difetto così poco difettoso, le confesso: mi ha messo anche allegria.

(brillisevuoi@leggo.it)
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Aprile 2020, 14:58
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