Giada non riesce a staccarsi dal letto. Continua a guardare serie tv, segue i social, legge, ma rientrare nel mondo le è diventato difficile. L’unica attività, oltre a fare la spesa, è quella di portare giù il cane. Se ci pensa, sa che questo della pandemia è stato un colpo pesante, le è rimasto dentro e non lo ha superato. Giada non è la sola, me ne arrivano diverse, di storie così. Che è successo? Pare che questa faccenda abbia un nome: sindrome della capanna. La paura cioè di lasciare il luogo che per mesi ci ha fatto sentire al sicuro, si immaginano le cose peggiori e aumentano le paure: del futuro, della malattia, del prossimo, di prendere decisioni, di avere una vita non organizzata da un’autorità.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Novembre 2022, 10:26
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