Vagnozzi, parla il coach di Sinner: «Il segreto delle vittorie? Il riposo. Va pazzo per gli arrosticini»

Mercoledì 29 Novembre 2023, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 15:00

«Gli arrosticini sono la sua passione. Li ha provati e ne è rimasto folgorato»

«Quando si inizia a giocare a tennis, quello è il sogno: alzare la Coppa Davis. E io ci sono riuscito, anche se in un’altra veste». L’intervista dell’ascolano Simone Vagnozzi, head coach di Jannik Sinner, si arricchisce anche di ulteriori particolari. Una sorta di film della propria vita, un riavvolgere il nastro dei ricordi tornando giovane. Un turbinio di emozioni esplose nella Final Eight del trofeo quando, sotto i colpi di Jannik e degli azzurri, sono cadute l’Olanda, la Serbia di Djokovic e l’Australia in finale: «I miei inizi? Da piccolo, dopo aver visto giocare alcune persone nel circolo di Castel di Lama. Mi sono subito innamorato di questo sport. Da qualche tempo ho anche un’accademia a San Benedetto: qui coltiviamo i nuovi talenti e guardiamo al futuro. L’idea è nata per fare in modo che i ragazzi non andassero fuori per giocare e crescere. Oggi è un vero punto di riferimento». I prossimi giorni sono quelli del relax, dopo essere atterrato ieri da Malaga: «Torno a casa, a Castorano. Stacco la spina per qualche giorno. Il prossimo sogno è vincere uno Slam. Cosa è piaciuto a Jannik delle Marche? Gli arrosticini, tantissimo. Ne è rimasto estremamente colpito, una passione. Ai giovani mi sento di mandare un messaggio di sport e di vita: io sono partito da Ascoli, una realtà piccola. Il fatto che sia arrivato sul tetto del mondo può far sperare tutti. Il segreto? Lavoro, serietà, visione» (a cura di Marco Vannozzi)

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