Polemica sulle parole pronunciate dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi al Maxxi, durante un colloquio con Morgan per l'inaugurazione della stagione estiva del museo romano. L'intervento del critico d'arte ha sconfinato nella volgarità e nel turpiloquio, fra espressioni sessiste ed elogi del membro maschile, tanto da scatenare la protesta dei dipendenti della struttura. Ma Sgarbi non ha alcuna intenzione di abbandonare il suo ruolo istituzionale, nonostante la polemica che lo ha travolto su più fronti. «Se mi dimetto? Ma non scherziamo. Anzi rivendico tutto quello che ho fatto e detto. Se dovessi accettare il ricatto di alcuni dipendenti del Maxxi staremmo freschi».
Sgarbi al Maxxi: parolacce e volgarità. Cosa ha detto nella serata choc con Morgan VIDEO
Sgarbi: ricatto dei dipendenti Maxxi
Così al Corriere della Sera il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha commentato le polemiche sull'evento al Maxxi che l'ha visto protagonista. «Come mai se ne vengono fuori 10 giorni dopo? Questa serata c'è stata 10 giorni fa: io rispondevo semplicemente ad alcune domande di Morgan, che conduceva la serata. Siccome Giuli (Alessandro Giuli, presidente del Maxxi n.d.r) è di destra, questi signori radical chic ne hanno approfittato per strumentalizzare questa vicenda».
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