C’è una serie tv, arrivata già alla seconda stagione, che sta avendo un successone tra le giovanissime. E poiché sono loro le donne di domani, non dovremmo mai sottovalutare i contenuti che scelgono. La serie è “Emily in Paris” e racconta di una ragazza americana e della sua esperienza di lavoro a Parigi, in un’agenzia di comunicazione.
In un episodio, l’agenzia deve promuovere un profumo. L’idea sul tavolo: uno spot con una donna completamente nuda – indossa solo il profumo - che sfila di fronte a uomini vestiti che, uno a uno, si voltano ad ammirarla. “Sexy” dice un account maschio in riunione. “Sessista” replica invece Emily, paladina del politicamente corretto.
Al di là dell’ironia, della serie, sulla differenza tra francesi e americani, la questione esiste. Emily, infatti, non è solo americana: è anche la più giovane della sua squadra e giudica con gli strumenti della propria generazione. Su questi temi, infatti, i ragazzi, sia maschi che femmine, non la vedono come noi.
Mio figlio di 12 anni, ad esempio, – che, come tutti i suoi coetanei, la tv generalista non sa cosa sia - l’anno scorso, guardando Sanremo, con Amadeus e Fiorello in smoking sul palco e le ballerine sullo sfondo, mi ha detto: “mamma ma perché ci sono due signori vestiti davanti con le donne nude dietro?”.
Forse è arrivato il momento di prendere atto che qualcosa sta cambiando.
E questo Festival di Sanremo? Secondo voi com'è?
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Giornalista, autrice e conduttrice tv. Da anni realizza reportage di approfondimento su ambiente, sostenibilità e temi sociali. L'argomento che più la appassiona è la parità di genere. E' mamma di due bambini.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Febbraio 2022, 07:11
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