Roma, degrado in Centro: «Spazzatura, buche e radici in via Valle delle Camene. Pericoloso passeggiare»

L'allarme dei residenti nella strada in cui sorge la chiesa sconsacrata di Santa Maria in Tempulo

Roma, degrado in Centro: «Spazzatura, buche e radici in via Valle delle Camene. Pericoloso passeggiare»

di Valentina Conti
A Roma può succedere, di essere invitati a un matrimonio civile e dover mettere in conto che si possa finire dritti al pronto soccorso ortopedico. Ma anche fare jogging, o semplicemente una passeggiata, su via Valle delle Camene è attività da “bollino rosso”. D’obbligo stare attentissimi nell’incedere, tenere gli occhi spalancati e muoversi a piccoli passi per evitare brutti ruzzoloni. La stradina sotto le pendici del Celio che conduce alla chiesa sconsacrata di Santa Maria in Tempulo si è trasformata in un percorso ad ostacoli in quel di Caracalla. È al top della lista delle strade della città per marciapiedi distrutti, qui quasi tutti, con buche e fenditure che si inseguono misti a rifiuti, sporcizia, rami caduti. Ma sono le radici sollevate degli alberi a far tremare: in svariati punti, su entrambi i lati (ne abbiamo contati oltre una ventina su ciascuno), hanno squarciato i marciapiedi stretti. È così che ci si ritrova con in mezzo ai piedi grossi e pericolosi massi staccati. Si procede tra tronchi recisi a pezzi, chiusini aperti, sampietrini divelti che lambiscono i muretti. Per salvarsi da rovinose cadute, specie per le donne in tacco 12, serve fare l’equilibrista. In numerosi tratti bisogna immancabilmente fermarsi e poi fare lo slalom per scongiurare di camminare tra le auto. «Vengo qui la domenica a fare due passi dopo la Messa alla Navicella, ma è un tragitto diventato da mesi improponibile», racconta Maria Petroni, residente del Colle Aventino. Qualche signora in grande spolvero entra in chiesa con le sneakers ai piedi: «E’ l’unica soluzione». I marciapiedi dissestati hanno reso precari i tombini. Le foglie morte accatastate negli angoli di fianco all’erbaccia che cresce indisturbata fanno il resto. E non mancano altri crateri in strada. 
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Aprile 2024, 06:30
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