Mameli, chi era l'autore dell'inno italiano: la (vera) storia di Goffredo

Lunedì 12 Febbraio 2024, 20:58 - Ultimo aggiornamento: 23:07

Goffredo il patriota

Lasciata l’Università, entrò a far parte di un’associazione di giovani, la Società Entelema. Dai temi storici e letterari, quest’ultima passò a trattare argomentazioni politiche. Mameli si avvicinò al mazzinianesimo, collaborando con alcune figure a lui vicine, come Nino Bixio.

Descritto non a caso come un patriota, il giovane prese parte a eventi chiave come le Cinque Giornate di Milano, così come la difesa della Repubblica Romana. Sognava la realizzazione di quella Patria, al punto di lottare e morire per essa. Un’idea, un fuoco ardente reso vivo anche grazie alle sue parole. Per le strade, giovani e non cantavano il suo inno. In nome di un futuro che il ragazzo Goffredo non vide mai, morendo ben prima di divenire un uomo.

Ferito sulle barricate della Repubblica Romana, a Villa Corsini, morì di setticemia nella mattina del 7 luglio del 1849, dopo circa un mese di agonia.

Il suo corpo è rimasto a Roma, prima nella chiesa di Santa Maria in Monticelli poi nella chiesa delle Stimmate. Dopo la presa di Porta Pia le sue spoglie sono state portate al cimitero del Verano, nel 1872, e poi, nel 1941, traslate nel Mausoleo Ossario Garibaldino del Gianicolo.
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