L'arbitro anonimo a Le Iene: «Episodi dubbi nelle ultime due giornate, ecco quali sono». L'intervista a Gravina e a un fischietto di C

Martedì 6 Febbraio 2024, 18:09 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 01:42

Il botta e risposta sugli arbitri

Inviato: Gli arbitri di cui le parlavo, che ci hanno scritto, lamentano tutti gli stessi problemi: un sistema di valutazione delle prestazioni discrezionale, soggettivo, opaco e poco meritocratico, impossibilità di ottenere chiarimenti in caso di richiesta, scarsa democrazia interna, scarsa libertà di parola. Ecco perché le faccio questo discorso per salvaguardare chi vuol parlare. È un caso che tutti denunciano le stesse cose?

Gabriele Gravina: Ma il “tutti” mi sembra un po’ esagerato.

Inviato: Tutti quelli che ci hanno scritto.

Gabriele Gravina: Di quelli che scrivono bisogna vedere, gli arbitri sono 40.000, quindi io sarei molto cauto sul “tutti” e sarei molto cauto sul concetto di democrazia. Il concetto di democrazia, a mio avviso, forse all'interno dell'Aia c'è la massima espressione della democrazia.

Inviato: Ne è convinto?

Gabriele Gravina: Ne sono molto convinto perché c'è un sistema, voglio dire, di assoluta manifestazione del proprio consenso e del proprio dissenso. Sottolineo, il dissenso quando è motivato credo che sia anche un elemento di crescita per la classe arbitrale. Ma noi parliamo di arbitri, sottolineo, vale per tutti i settori della vita.

Inviato: Però chi ci ha contattato dice che c'è poca libertà di parola. Lo stesso Marelli, non so se lei ricorda.

Gabriele Gravina: Sì.

Inviato: Appena quattro anni fa, arbitro importantissimo, disse “Io capisco gli arbitri che hanno paura di parlare perché se dici una parola fuori posto diventa un problema”, lo ha detto Marelli.

Gabriele Gravina: Sì, ma Marelli lo ha detto quattro anni fa.

Inviato: Che vuol dire che l’ha detto quattro anni fa, che non è vero?

Gabriele Gravina: No, no, ma bisogna provarle. Guardate, le espressioni di ciascuno di noi, diciamo, possono essere credibili o meno nel momento in cui rispondono ad un fatto vero. I fatti veri si accertano e noi abbiamo chiesto solo di accertare la verità, non abbiamo chiesto altro. Noi non vogliamo nascondere nulla. Massima trasparenza, ma quello che chiediamo è la massima trasparenza anche nel manifestare. Voglio dire, queste critiche, o comunque questi disservizi, o comunque queste critiche al sistema in maniera diretta, senza aver paura. Non c'è da aver paura.

Inviato: Allora, vi garantisce il presidente Gravina se avete qualcosa da dire, massima trasparenza. Metteteci la faccia perché non avrete problemi. Non è che poi vi sospendono e non arbitrate per dieci partite. Giusto?

Gabriele Gravina: Non esiste. Assolutamente no. Gli arbitri noi li tuteliamo fino in fondo. È uno dei beni primari che noi tuteliamo all'interno della Federazione.

Inviato: E quindi concediamo una sorta di salvaguardia a chi ci ha il coraggio di metterci la faccia dicendo la verità. Giusto?

Gabriele Gravina: Mi piace dicendo la verità.

Inviato: Parola del presidente. Se poi avete problemi vi rivolgete a lui.

Gabriele Gravina: Assolutamente sì.

Inviato: Lui vi ha garantito, dite la verità e sarete tutelati.

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