Le Iene, l'ex arbitro Abbattista: «Mi sono dimesso perché sentivo lo schifo». Il documento "fake" e il caso Juve-Inter

Martedì 19 Marzo 2024, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 19:20

Il caso Juve-Inter del 2021

A proposito di presunte pressioni di cui parla Abbattista, la trasmissione si è chiesta se una gestione sbagliata degli arbitri possa arrivare a falsare un campionato. (Ndr.: nel video in onda stasera viene considerato il caso di Gianpaolo Calvarese, il direttore di gara di Juventus-Inter, penultima partita del campionato 2020/2021. Calvarese quell’anno ha potuto arbitrare grazie a un verbale che Abbattista reputa sia falso, e, a fine campionato, viene designato proprio per quella partita decisiva che, stando alle regole, non avrebbe neanche dovuto arbitrare.

A tre minuti dalla fine, le due squadre stanno sul 2 a 2 ma proprio allo scadere del tempo l’arbitro Calvarese fischia un rigore a favore della Juve per un contatto tra i giocatori Cuadrado e Perisic. La Juventus realizza il penalty, vince 3 a 2 e si classifica al quarto posto, con un punto in più del Napoli, entrando nella rosa delle squadre ammesse in Champions League. Si fa riferimento a quella decisione arbitrale perché ha prodotto una differenza che è valsa decine di milioni di euro. Ma quel rigore non c’era e anche lo stesso Calvarese ammetterà di avere sbagliato.).

Roma: Un clima poco democratico e meritocratico può influire sui tanti errori che vediamo in campo e al Var?

Abbattista: Alcuni degli errori sì, perché fanno parte di un processo psicologico. Immaginatevi se uno sportivo deve andare in campo con un fardello psicologico, comunque con un'atmosfera, un'incidenza che sicuramente bene non gli fa. Ecco questo ha grande rilevanza al pari di avere un contratto annuale, perché anche quello suggestiona, limita, crea pressione potrebbe essere sicuramente impattante e portare anche ad avere un calo della performance perché non sei sereno. Chi scende in campo si deve occupare di tecnica, di atletismo, non di politica, di quella fazione, di quell'altra fazione o avere, peggio ancora, una preoccupazione perché se non sei della sezione che è nel solco giusto chissà che succede.

Roma: E come si potrebbe far sentire gli arbitri in campo più sereni e meno soggetti a possibili pressioni esterne e condizionamenti?

Abbattista: Abbiamo bisogno di una figura di garanzia, quindi di un soggetto terzo rispetto a chi valuta chi designa, chi va in campo, che verifichi la liceità dei comportamenti e delle prestazioni di chi va in campo, la liceità, i comportamenti di chi valuta. Quindi sicuramente può succedere che un valutatore metta un voto sbagliato? Può succedere. Abbiamo in questo momento all'interno dell'Aia un organismo che verifica e quindi fa la valutazione dei valutatori corretta, reale, con degli elementi oggettivi? No, non c'è.

Roma: Puoi negare il fatto che però le carriere degli arbitri dipendono anche da motivazioni politiche?

Abbattista: Se te lo negassi non mi sarei dimesso e quindi te lo dico chiaramente. In alcuni casi, assolutamente sì.

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