Indiana Jones se ne va col botto – e non solo per l’anteprima mondiale al Festival di Cannes e la Palma d’oro onoraria a Harrison Ford – ma in senso letterale. Vuole mettere il segno “più” davanti a ogni ingrediente della saga sull’archeologo-avventuriero.
E così Indiana Jones e il Quadrante del destino, dal 28 giugno nelle sale italiane, saluta il pubblico con la benedizione di Steven Spielberg e con la regia di James Mangold. E prova a superare l’ultima sfida, pungolato nell’orgoglio da Helena (Phoebe-Weller Bridge), figlia del migliore amico e collega.
Come da copione ci sta di mezzo un manufatto, un manigoldo che vuole metterci le mani sopra, un mistero da scoprire e degli ostacoli da superare. La struttura è classica, anzi classicissima. Al punto che non si capisce se si autociti oppure si prenda in giro.
Harrison Ford in lacrime alla prima di Indiana Jones. Standing ovation di 5 minuti a Cannes