Si avvicina la scadenza per il versamento
dell'acconto Imu per il 2023, prevista per il
prossimo 16 giugno, dove «gli italiani si
preparano a versare 11 miliardi di euro, il cui gettito complessivo
annuo sarà di 22,1 miliardi di euro
(18,1 miliardi di euro ai Comuni e 4 miliardi allo Stato)».
È quanto emerge dal rapporto Imu 2023
(primo semestre) elaborato dal Servizio Uil Lavoro, Coesione e Territorio.
Tax Freedom Day, domani è il giorno di liberazione fiscale: cosa è, cosa cambia e come funziona
Saranno chiamati ai versamenti oltre 25,3 milioni di proprietari
(il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati) di
immobili diversi dall'abitazione principale (seconde case,
seconde pertinenze, negozi, capannoni, alberghi ecc.).
Il costo medio complessivo dell'Imu calcolato su una
«seconda
casa», ubicata in un capoluogo di provincia -
spiega Ivana Veronese, Segretaria Confederale Uil
- sarà di 1.074 euro medi (537 euro per l'acconto di
giugno), con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi
città.
Ma quali sono le città che dovranno pagare il conto più caro?
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