Come si calcola l'Imu seconda casa
L’IMU è una tassa che varia in base all’immobile specifico, e ad alcuni fattori di riferimento per il calcolo dell’importo. Per calcolare questa tassa infatti, bisogna considerare principalmente queste variabili:
- La rendita catastale dell’immobile: si tratta di un dato disponibile all’Agenzia delle Entrate, che si calcola sulla base del possibile reddito che può derivare da esso;
- Il coefficiente catastale dell’immobile: si tratta di un dato deciso dai Comuni specifici, in base anche alla categoria a cui appartiene l’immobile. Per le seconde case è sempre 160;
- L’aliquota comunale: viene decisa dal Comune in cui è collocata l’abitazione;
- La percentuale di possesso dell’immobile: stabilisce la quota da pagare;
- Periodo di possesso dell’immobile: stabilisce il periodo in cui si applica l’imposta.
In base a queste variabili, si ottiene la cifra finale che uno o più proprietari devono corrispondere per il versamento dell’IMU. Per le seconde case il calcolo della tassa è il seguente: bisogna aggiungere alla rendita catastale dell’immobile il 5%, moltiplicare poi per 160 (per le seconde case), e infine moltiplicare per l’aliquota comunale. Generalmente viene applicata una aliquota comunale di almeno 0,76%, ma questo numero può variare, anche di molto, in base alle decisioni prese da ogni Comune.