La pandemia
Il periodo più difficile per l'ex fuoriclasse francese, però, è stato quello della pandemia: la solitudine ha fatto riaffiorare ricordi e pensieri poco piacevoli. «Mi doveva succedere qualcosa del genere per comprendere la vulnerabilità, l'empatia, il fatto di piangere... Durante il confinamento, piangevo quasi ogni giorno, senza motivo. Le lacrime venivano da sole. Forse erano lì da molto tempo tempo. È stato strano, ma in senso positivo. Non potevo nasconderle».