Tracce di sangue nell'auto
Era stato proprio Impagnatiello a denunciare la scomparsa di Giulia. Ai carabinieri aveva raccontato di averla vista per l’ultima volta domenica mattina prima di andare al lavoro. «Dormiva tranquilla, non volevo svegliarla», le sue parole. Ma per gli inquirenti si trattava di tutte menzogne. Alessandro Impagnatiello, trent’anni, da ieri è risultato indagato per omicidio volontario e aggravato. E nella tarda serata è crollato. È stato lui ad ucciderla. Decisive le tracce di materiale biologico, probabilmente sangue, che gli inquirenti hanno trovato nella sua auto.
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