Giulia Tramontano, il fidanzato Alessandro Impagnatiello ha confessato l'omicidio: «Ho provato a bruciare il corpo»

Giovedì 1 Giugno 2023, 07:04 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 14:10

«Ho provato a bruciare il corpo»

L'avrebbe uccisa a coltellate, dopo una lite in casa, e avrebbe tentato, poi, di bruciarne il corpo per due volte, prima nella vasca da bagno di casa con dell'alcol e poi all'esterno, ma senza riuscirci. Così Alessandro Impagnatiello, 30 anni, ha confessato davanti ai pm e ai carabinieri l'omicidio della fidanzata 29enne Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi. Da quanto si è saputo, l'uomo avrebbe detto agli investigatori di aver fatto tutto da solo, anche nella fase dell'occultamento del cadavere. Avrebbe provato a bruciare il corpo, ma non ci sarebbe riuscito. Non era, infatti, completamente carbonizzato, da quanto si è appreso, quando è stato rinvenuto. L'omicidio sarebbe avvenuto nell'abitazione nella serata di sabato scorso, dopo che quel giorno Giulia Tramontano aveva incontrato la donna, un'americana collega del 30enne, con cui il fidanzato da mesi portava avanti una relazione parallela all'insaputa di entrambe le donne. A carico di Impagnatiello erano già stati raccolti diversi elementi, tra cui, oltre alle incongruenze nella versione della sua denuncia di scomparsa di domenica, soprattutto le tracce di sangue trovate nella sua macchina e le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Tra l'altro, gli inquirenti sospettano che sarebbe stato lui quella sera a mandare dei messaggi, tra cui quello all'amica in cui si diceva «turbata», dal telefono della fidanzata. L'ultima immagine di una telecamera di sorveglianza ha ripreso la giovane davanti a casa verso le 19 di sabato, quando probabilmente stava rientrando nell'abitazione. Poi sarebbe avvenuta la lite terminata con l'omicidio a coltellate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA