Giorgia Soleri e la malattia: «Bocciata tre volte a scuola. Ho ancora gli attacchi di panico»

Lunedì 5 Febbraio 2024, 15:25

La polemica su Carlotta

Giorgia Soleri ha presentato la sua cagnolina Carlotta solo qualche giorno fa e la decisione di acquistarla, anzichè adottarla, ha destato non poche polemiche. L'attivista ha deciso di rispondere alla polemica: «Perché per l'inserimento con 3 gatti adulti, tutti adottati, con storie molto diverse e a tratti traumatiche, c'eran delle condizioni da rispettare per evitare situazioni potenzialmente pericolose e molto più stressanti del dovuto. Il canile, quando si adotta un cucciolo, non può garantire la futura taglia del cane: è successo alla mia famiglia, quando abbiamo adottato il primo cane, la Pimpa, era stata considerata una futura taglia medio-piccola. È venuto fuori un incrocio pastore tedesco di più 30 kg, cosa che io non potrei permettermi per una serie di motivi (dimensioni della casa, assenza di uno spazio esterno, gatti, viaggi, ecc ecc.). Spesso hanno passato tempo in strada vivendo in situazioni di difficoltà o sono stati separati precocemente dalla mamma e non hanno una serie di nozioni di socializzazione necessarie (cose che magari con un cane "figlio unico" non si notano, ma che nel momento in cui deve condividere lo spazio con altri animali diventano un problema). Un cane adulto invece avrebbe reso molto complicato l'inserimento, senza contare che essendo più grande avrebbe avuto anche più probabilitá di trascorsi dolorosi. Ci sono situazioni in cui si è giocato un terno al lotto prendendo cani dal canile e inserendoli in un contesto simile al mio ed è andata benissimo? Probabilmente sì, e sono molto contenta. Ma l'esperienza personale non fa statistica e non me la sentivo di rischiare mettendo in mezzo i miei animali. lo Giorgia Soleri. Se poi tuo zio, tuo cugino, la fidanzata della vicina o qualsiasi altra persona la pensa diversamente, va benissimo. Per non parlare poi dell'accusa di "influenzare all'adozione*. lo spero che nessuna persona abbia adottato animali da rifugi, oasi, canili, sulla base dell'influenza di una persona sconosciuta. Perché è il modo migliore per non far andare l'adozione a buon fine e avere il reso dell'animale, che cosi sarà ancora più traumatizzato. Scegliere di vivere con uno o più animali con grande impegno e una scelta che va presa con molta consapevolezza. Preferisco chi compra da un'allevatore serio e certificato che chi adotta pensando sia una passeggiata di salute e poi si ritrova un cane magari problematico, con esigenze particolari alle quali non si riesce a rispondere, che soffre e viene riportato indietro».

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