Frecce Tricolori, gli aerei sotto accusa: «Verranno sostituiti e ammodernati». Così il pilota ha evitato le case

Domenica 17 Settembre 2023, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 22:16

I precedenti

Il primo incidente documentato tra un uccello e un aereo risale al 1905, e sin da subito le autorità aeronautiche di tutto il mondo si sono occupate di questo problema con crescente preoccupazione. «Il wildlife strike è infatti in costante aumento in tutto il mondo. Ciò è dovuto principalmente all'aumento progressivo del traffico aereo, ma anche all'incremento numerico di molte popolazioni di animali selvatici nel corso degli ultimi decenni - si legge nel "Wildlife Strike Relazione Annuale 2022" di Enac - Il 70% degli eventi di wildlife strike avviene al di sotto dei 200 ft di quota, l'85% al di sotto degli 800 ft e oltre il 90% sotto i 2.000 ft. Parti dell'aereo coinvolte maggiormente colpiti - è ancora nel rapporto - sono risultati il muso, i motori, il parabrezza, l'ala e la fusoliera; in pratica tutte le parti anteriori dell'aeromobile. Il motore è la parte dell'aeromobile che nel 2022 ha subito più danni (12% dei casi di impatto) insieme all'ala (wing), pari al 7% dei casi».


Tra i sistemi di dissuasione utilizzati «»i dispositivi acustici, visivi e combinati, associati all'adozione della politica dell'erba alta (incentrata sul mantenimento del manto erboso ad un'altezza media di 20-35 cm,), sono risultati essere quelli più utilizzati per la loro efficienza». L'Enac continua nella «sua valutazione di nuovi sistemi di monitoraggio e dissuasione presentati all'Ente sia a livello nazionale che internazionale« e sta continuando una »serie di indagini per conoscere meglio la distribuzione, la fenologia e le quote di volo delle specie maggiormente coinvolte nei wildlife strike». Allo stesso modo sta stimando il costo reale del wildlife strike in termini di danno economico. Per far ciò sono previsti accordi con le principali banche dati ornitologiche nazionali ed europee, e «si sta ancora cercando di entrare a far parte dei network europei che studiano la migrazione degli uccelli in Europa attraverso l'utilizzo diffuso dei radar».

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