Discriminazione
La protagonista della storia ha scelto volutamente di non scrivere il nome della struttura, perché «il mio unico scopo è fare sensibilizzazione su questa problematica e non scatenare gogne mediatiche». Poi ha aggiunto: «Mi chiedo come sia possibile che noi, persone con disabilità, possiamo veder riconosciuti i nostri diritti solo quando una Onlus decide di intervenire per difenderli. Naturalmente sono grata a "vorreiprendereiltreno" ma, in un mondo civile, tutto questo non dovrebbe succedere».