Il post su X
«Prima no-vax, poi pro-Putin, adesso insultano il padre della povera ragazza uccisa. Sono sempre gli stessi, controllate pure». Il post pubblicato da Burioni sul social è un chiaro messaggio di solidarietà a chi, in questo momento, sta elaborando il lutto di una figlia scomparsa, uccisa a coltellate da quel ragazzo ossessionato da lei.
Gino Cecchettin, padre di Giulia, fa poca polemica sul web e intraprende azioni legali per zittire quei leoni da tastiera che secondo Burioni seguono un filo: prima contro l'obbligo dei vaccini durante la pandemia da Covid-19, poi a favore della campagna politica e militare di Putin che ha fatto scoppiare la guerra in Ucraina, e adesso gli insulti e le minacce ad una famiglia che non si nasconde dietro il dolore, ma lo combatte e lo rielabora, per amore di Giulia e di tutte quelle donne vittime di femminicidio.