L'infanzia nel campo rom
Ma se per lei vivere questa doppia vita non è stato un problema per sua madre sì. «Mamma lo ha scoperto quando era adolescente: mia nonna, che viveva nelle carovane, l’aveva abbandonata, affidandola a una famiglia di Gagi (persone non nomadi, ndr). Nel tempo, con mille fatiche, ha riallacciato i rapporti. Io ho potuto godere della parte più bella e spensierata di questa avventura: per me era una meraviglia andare nel campo, c’erano tanti bambini. Lì potevo fare quello che volevo».