Coronavirus, i due contagiati di Roma rischiano la vita: per loro cure sperimentali
di Mauro Evangelisti
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DATI
Gli esperti, stando ai dati disponibili, ricordano anche che il 25 per cento dei pazienti infettati dal coronavirus, solitamente vedono un'evoluzione della malattia in forma critica. Sia chiaro: non porta necessariamente alla morte, visto che il tasso dei decessi è basso, poco sopra il 2 per cento. Ma età e fragilità sono due componenti insidiose e, purtroppo, i due coniugi di Wuhan non sono giovanissimi. Il bollettino di mezzogiorno ha purtroppo dovuto dare atto di una situazione mutata. Un passaggio, in particolare, ha colpito l'attenzione: «Le attuali condizioni cliniche sono compromesse ma stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si riservano la prognosi». Compromesse, ma stazionarie: se lo Spallanzani usa queste parole per sintetizzare le condizioni dei due pazienti, è giusto essere molto prudenti. Secondo alcuni esperti, molto dipenderà dalla nottata. Bisognerà comprendere se siamo di fronte a un peggioramento progressivo. Al contrario, se supereranno le ore più difficili, questa crisi sarà archiviata come una fase critica del decorso.
Spiegano ancora dallo Spallanzani: «I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati, nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria, come segnalato nei casi fino ad ora riportati in letteratura. Pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva. I pazienti sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali». Dunque, questo tipo di sviluppo non era inatteso - stando ai «casi riportati fino ad ora in letteratura - e comunque non si sta parlando di perdita di coscienza, anche se respirano solo grazie al supporto. Il peggioramento delle condizioni, le difficoltà a respirare, hanno prima interessato l'uomo, successivamente la donna. Lo Spallanzani mantiene riservatezza sul tipo di farmaci utilizzati, ma parla anche di «antivirali sperimentali», vale a dire medicinali che servono a contrastare le infezioni causate dai virus. Oggi vertice all'Istituto superiore di Sanità. A Verona, intanto. test in corso per una cameriera dell'hotel dove hanno soggiornato. Ha la febbre. Sotto osservazione anche i figli della donna.
SPERIMENTAZIONE
Nel resto del mondo, si è parlato molto di una terapia utilizzata a Bangkok, in Thailandia: Kriangsak Atipornwanich, medico dell'ospedale Rajavithi, sostiene di aver curato una donna cinese di 71 anni con un mix di farmaci usati nei trattamenti contro l'HIV e contro l'influenza. Ma ad oggi è solo un annuncio, su un singolo caso, non ci sono pubblicazioni scientifiche e sufficienti studi per affermare che questo risultato rappresenti una speranza concreta.
IL BOLLETTINO DELLO SPALLANZANI
Il bollettino medico dello Spallanzani di oggi, mercoledì 5 febbraio, parla di condizioni cliniche stazionarie dei due cittadini cinesi ricoverati in terapia intensiva, con parametri emodinamici stabili, mentre prosegue il supporto respiratorio e il monitoraggio continuo dei parametri clinici e di laboratorio. La prognosi resta riservata. Nel frattempo sono stati dimessi 27 pazienti dopo il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus. Allo Spallanzani sono ricoverati in questo momento 6 pazienti sintomatici, compresi i due in terapia intensiva, provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia. Sono in corso i test per la ricerca del nuovo coronavirus nei 4 casi sospetti ricoverati.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Febbraio 2020, 12:29
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