West Nile fa un morto in provincia di Brescia. Un bresciano è deceduto per la Febbre del Nilo, la malattia provocata dal virus West Nile diffuso dalla puntura della zanzara. La vittima è residente a Cigole, nella Bassa bresciana. Era uno dei due pazienti più gravi dei quattro casi Bresciani ed era ricoverato in ospedale.
West Nile, sale l'allerta: +53% di casi in Italia in sette giorni, dieci i morti. I dati dell'Iss
Il decesso del 74enne - e non 84enne come in precedenza emerso - a causa della Febbre del Nilo è avvenuto il 4 agosto all'ospedale di Manerbio nel Bresciano. Già il giorno successivo il caso è stato confermato. «L'ho saputo solo oggi» spiega il sindaco di Cigole, nel paese bresciano di residenza del 74enne. «Dopo due anni di Covid non vorrei che la gente adesso vivesse la paura della Febbre del Nilo. Il Ministero della Salute ha rassicurato che solo nell'1% dei malati si sviluppano sintomi gravi. Quindi la mia gente deve rimanere tranquilla» ha concluso il primo cittadino, Marco Scartapacchio.
West Nile, Cauda: «Mantenere attenzione alta»
Bisogna ovviamente «mantenere alta l'attenzione e il monitoraggio ma, allo stesso tempo va anche detto che l'infezione da virus West Nile è una patologia che nella stragrande maggioranza dei casi non presenta forme gravi». Lo sottolinea Roberto Cauda, direttore dell'Unità Malattie infettive del Policlinico Universitario Agostino Gemelli e ordinario di Malattie Infettive presso l'Università Cattolica di Roma, invitando ad evitare allarmismi.
Questa infezione, afferma, «è nella maggioranza dei casi benigna e asintomatica.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Agosto 2022, 20:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA