Umbria, impronte digitali anti assenteismo: proposta choc di Fratelli d'Italia per i dipendenti pubblici

Impronte digitali anti assenteismo, la proposta choc di Fratelli d'Italia per i dipendenti pubblici
«Registrare la presenza dei dipendenti pubblici sul posto di lavoro mediante le impronte digitali»: è la proposta di Marco Squarta, capogruppo di Fratelli d'Italia all'Assemblea legislativa dell'Umbria. Che ha annunciato una mozione in tal senso. Per Squarta «solo in questo modo verrebbero definitivamente scongiurati episodi di assenteismo».

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«Il badge è utile - ha aggiunto - ma le cronache hanno dimostrato che troppo spesso viene fatto timbrare dal collega. Con il lettore biometrico dattiloscopico che rileva l'impronta e, in forma protetta, la mette a confronto con quella memorizzata al momento dell'assunzione, si avrebbe la certezza della presenza di funzionari e impiegati di enti locali nei palazzi pubblici, ma anche di medici, infermieri e amministrativi negli ospedali e distretti sanitari». Per Squarta «la timbratrice a impronte digitali non deve essere considerata in alcun modo una schedatura in quanto il sistema si limiterebbe ad incrociare i dati anagrafici sul badge con il polpastrello».

«La pratica della timbratrice biometrica, già attiva in Italia - ha sostenuto il capogruppo FdI - non offende in alcun modo i dipendenti onesti ed irreprensibili ma, al contrario, li tutela, inibendo però i 'furbetti del cartellinò dallo scambiarsi il badge con qualche collega compiacente, al quale prima o poi potrebbe essere restituito l'illecito favore».
Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Aprile 2018, 09:20
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