Valentina Conti
L'odore dei rifiuti disseminati fuori dai cassonetti si rincorre

Valentina Conti L'odore dei rifiuti disseminati fuori dai cassonetti si rincorre
Valentina Conti
L'odore dei rifiuti disseminati fuori dai cassonetti si rincorre negli angoli. Dietro ai palazzi, dove si inseguono mini discariche e cumuli di bottiglie figli delle nottate brave. La puzza di urina si mischia al degrado. Le scritte sulle serrande degli esercizi commerciali, la scuola su piazza dell'Immacolata con i muri imbrattati, gli ingombranti parcheggiati in strada. In via Tiburtina si fa lo slalom sul marciapiede: su un lato c'è un ostacolo delimitato in segno di pericolo che nasconde i mattoni traballanti. Di fronte alle transenne che coprono il muro crollato di Villa Mercede. Benvenuti a San Lorenzo.
Nei vicoli storici i crateri si aprono a vista. «E la sera qui è terra di nessuno, i controlli non bastano. Il Comune ci ha abbandonati», si sfoga Marcello Cotti, del comitato di quartiere. L'insicurezza è la parola d'ordine. Quella che «ha fatto scendere i profitti dei commercianti del 70% ed oltre», raccontano i volontari di Retake che hanno a cuore il destino dello storico quartiere di Roma. Dopo l'ultima tragedia consumata ad ottobre scorso, che ha visto la morte di Desirée Mariottini, la 16enne drogata e violentata in uno stabile di via dei Lucani, San Lorenzo continua ad essere una specie di enclave dentro la città che anela riscatto. Il Campidoglio promette la riscossa. La voglia di scommetterci c'è.
Serve capire se saranno o meno solo parole. Ha annunciato una «rivoluzione» la sindaca Raggi, bacchettata dagli abitanti che invocano rapidità di azione. Partendo dai rifiuti, col nuovo sistema porta a porta con i contenitori mobili dove conferire, al pari del quartiere ebraico, e dal miglioramento dell'illuminazione. E poi: «Il primo intervento antidegrado è stato a piazza Armellini, in sinergia con commercianti, Guardia di Finanza, Municipio e Retake. Ora la zona è presidiata».
Ma la situazione è quella di una polveriera sul punto di esplodere: «Il problema rifiuti - dice Valentino Casu, attivista del quartiere - c'è in tutta Roma, ma questa è una zona particolare e andrebbe tutelata anche per una questione di sicurezza. E invece? Guardate, siamo in via dei Volsci, sono le 16 e c'è una distesa di bottiglie ovunque. Significa che qui l'Ama non passa mai».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Luglio 2019, 05:01
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