Tredici brani su sesso, culle viaggi e amici scomparsi
Si spazia dal rock serrato di Mai più da soli e La culla vuota (riflessione amara sulla natalità zero) alle ballate più riflessive, come Viaggia, l'amarcord di Questi anni miei, con bei graffi di sax, e la pianistica title track, che suggella la riappacificazione con Zero il folle. Nelle interpretazioni a volte riaffiora l'intensità del crooner-Pierrot degli esordi, mentre le melodie a volte suonano un po' stanche (La vetrina). Ma nel complesso un disco che mostra segnali di ripresa rispetto ai passi falsi delle ultime prove. E dal 1° novembre via al tour con già 13 show sold-out. (C. Fab.)
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Ottobre 2019, 05:01
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