Tom Abram
È un giorno da ricordare per il Regno Unito. Con le elezioni di

Tom Abram È un giorno da ricordare per il Regno Unito. Con le elezioni di
Tom Abram
È un giorno da ricordare per il Regno Unito. Con le elezioni di oggi, le più determinanti dal Dopoguerra, si segna la sorte della Brexit e del futuro del paese.
I sondaggi danno i Conservatori al primo posto con il 43% e 339 seggi potenziali, ben al di sopra dei 326 necessari per ottenere la maggioranza assoluta in parlamento. Ma il vantaggio sui Laburisti, dati al 34% con 231 eletti, si è ridotto: perciò, nell'ultima giornata di campagna elettorale, i leader dei principali partiti hanno solo tentato di aggiudicarsi i voti degli indecisi.
Il primo ministro conservatore Boris Johnson ha ribadito come lui rappresenti l'unico argine al caos di un parlamento senza maggioranza che metterebbe a repentaglio il programma di portare a termine l'addio all'Ue il prossimo 31 gennaio se non di farla saltare del tutto. Il suo principale sfidante, il Laburista Jeremy Corbyn, che sull'argomento Brexit si è sempre mostrato molto vago, ha comunque promesso che, in caso di vittoria, sarà indetto un secondo referendum in merito.
Deludente dovrebbe essere il risultato dei Liberal Democratici, europeisti convinti, che dopo il 20% alle europee ora sono fermi al 12% con solo 15 seggi. Nessun eletto dovrebbe ottenere il Brexit Party di Farage, complice anche il patto di desistenza per finalizzare la Brexit, che vede il suo partito sovranista assente nei collegi dove, nel 2017 era stato eletto un conservatore.
Dovrebbero invece ottenere 41 rappresentanti i nazionalisti scozzesi, complice il sistema elettorale che premia partiti radicati sul territorio, che hanno rilanciato l'idea di una Scozia indipendente.
L'uscita del Regno Unito dall'Unione non è stato però l'unico argomento della campagna elettorale. Il tema dei servizi pubblici, in particolare il sistema sanitario, ha contrapposto le ricette neo-liberiste di BoJo all'ampliamento del welfare proposto da Corbyn.
Gli scenari possibili rimangono due: un governo di maggioranza conservatore, o uno di minoranza con una possibilità d'azione molto limitata da un parlamento frammentato, se a guida Tory o del Labour, si vedrà.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Dicembre 2019, 05:01
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