Simone Pierini
I due operatori sanitari britannici - entrambi sui 40 anni - colpiti

Simone Pierini I due operatori sanitari britannici - entrambi sui 40 anni - colpiti
Simone Pierini
I due operatori sanitari britannici - entrambi sui 40 anni - colpiti ieri da una reazione allergica dopo l'iniezione del vaccino stanno già bene. È la premessa fondamentale per la notizia che ieri ha fatto temere il peggio. Il vaccino anti Covid di Pfizer-BioNTech è sicuro e «ben tollerato» dalle migliaia di persone che martedì sono state selezionate per l'avvio della somministrazione in Gran Bretagna. La stessa Pfizer ha analizzato l'accaduto sostenendo che non c'è alcuna «preoccupazione seria di sicurezza» e la raccomandazione dell'autorità britannica sui farmaci (la Mhra) di non sottoporre a vaccinazione chi abbia «una significativa storia clinica» di allergie alle spalle è solo una cautela temporanea chiarendo che la Mhra «condurrà un'indagine per comprendere appieno le cause di ciascuna di queste due reazioni». Anzi - secondo Peter Openshaw, immunologo all'Imperial College di Londra - «il fatto che abbiamo saputo così presto di queste due reazioni allergiche significa solo che il sistema di controllo funziona bene». Ieri intanto è arrivata anche la notizia di un cyber-attacco all'Ema: sarebbero stati sottratti documenti legati al vaccino anti Covid Pfizer-BioNtech. Lo ha reso noto la stessa azienda precisando però che «né il sistema BioNtech né quello di Pfizer sono stati violati in relazione a questo incidente».
Per quanto riguarda l'Italia arrivano conferme dall'Ema sulla data per l'autorizzazione alla somministrazione in tutta Europa. «Probabilmente ci esprimeremo il 29 dicembre per Pfizer e il 12 gennaio per Moderna», ha affermato la direttrice dell'Ema, Emer Cooke. In merito a possibili effetti collaterali, «con l'autorizzazione predisporremo misure stringenti di monitoraggio su tutta la popolazione, inclusi gli anziani». Buone notizie anche dal vaccino sviluppato da AstraZeneca e dall'Università di Oxford, che - come confermato dall'analisi provvisoria di Fase 3 pubblicata su Lancet - ha mostrato di avere un'efficacia del 62,1% se somministrato in due dosi intere, e del 90% nei volontari che hanno ricevuto mezza dose seguita da una dose intera. Il vaccino è risultato efficace nel prevenire la malattia Covid-19, senza casi gravi e senza ricoveri oltre 21 giorni dopo la prima iniezione. Infine una nota di colore sul vaccino russo: la responsabile della tutela della salute dei consumatore Anna Popova ha avvertito che chiunque venga vaccinato con lo Sputnik V dovrebbe rinunciare all'alcol per quasi due mesi per non compromettere il processo di immunità. Alexander Gintsburg, sviluppatore del vaccino ha smentito questa ipotesi, ma i russi sono finiti nel panico giudicando la richiesta irragionevole. Perché potete togliergli tutto, ma non la vodka.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Dicembre 2020, 05:01
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