Mario Fabbroni
La varianti del Covid sono pericolose, soprattutto per i giovani.

Mario Fabbroni La varianti del Covid sono pericolose, soprattutto per i giovani.
Mario Fabbroni
La varianti del Covid sono pericolose, soprattutto per i giovani. Anzi, tutte quelle più diffuse in Europa aumentano il rischio di ricovero per la fascia d'età finora più risparmiata dalla pandemia.
I primi dati sono pubblicati su Eurosurveillance, la rivista scientifica online del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)e riguardano variante inglese (B.1.1.7), sudafricana (B.1.351) e brasiliana (P.1). Sette i Paesi coinvolti, Italia compresa. Tutto nasce dai maggiori tassi di infezione nei giovani in età scolare in Gran Bretagna, dall'aumento dei ricoveri nelle persone con meno di 60 anni visto in Germania e dai ricoveri più numerosi per la variante sudafricana segnalati in Danimarca. Il periodo esaminato è quello compreso fra metà settembre 2020 e metà marzo 2021.
I RISULTATI. Dei casi provocati dalle varianti (23.343), quasi 20.000 (19,995) erano dovuti alle varianti. In tutti i Paesi considerati nella ricerca, la variante inglese risulta essere la più diffusa ed è stata identificata in 3.730 bambini e ragazzi fra zero e 19 anni, pari al 19,4% dei casi, in 6.005 giovani adulti fra 20 e 39 anni (31,3%) e in 6.151 adulti fra 40 e 59 anni (32,0%). Inferiori i numeri relativi alle fasce d' età più avanzate: 2.538 casi in quella fra 60 e 79 anni (13,2% e 783 negli over 80 (4,1%). Il rischio di ricovero risulta essere tre volte maggiore nella fascia 20-39 anni e 2,3 volte più alto in quella 40-59 anni, mentre i ricoveri in terapia intensiva erano confrontabili.
Per le altre due varianti i numeri sono molti più bassi, con percentuali diverse nelle diverse fasce d'età. La sudafricana, per esempio, è più comune nelle fasce d'età 20-29 anni (33,7%) e 40 e 59 anni (31,9%), poi in quella 60-79 anni (14,2%), nei giovanissimi fra zero e 19 anni (13,8%) e infine negli over 80 (6,4%).
La variante brasiliana è stata rilevata soprattutto nella fascia 40-59 anni (30,4%) e da zero a 19 anni (22,4%), a seguire nelle fasce d'età 20-29 (18,8%), 60-79 (16,5%9 e over 80 (11,9%).
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Maggio 2021, 05:01
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