«Intercettazioni, basta abusi»

Arriva la stretta sulle intercettazioni. Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro della Giustizia Andrea Orlando, il decreto legislativo che fissa dei limiti all'uso di questo strumento investigativo.
«Non limitiamo l'uso delle intercettazioni, sappiamo quanto sono importanti per le indagini ha detto il premier Gentiloni a chi, come i 5 stelle, già parla di legge bavaglio - contrastiamo l'abuso senza ledere il diritto di cronaca».
La riforma impone un vaglio iniziale per togliere ciò che non è penalmente rilevante dall'insieme delle intercettazioni che vengono utilizzate nel corso del procedimento. «Una prima selezione ha spiegato Orlando verrà effettuata dalla polizia giudiziaria, sotto il controllo del magistrato che conduce le indagini. Se necessario, è previsto anche il contraddittorio con la difesa per verificare cosa è rilevante o no».
Il materiale stralciato sarà conservato in un archivio riservato. La riforme prevede poi fino a 4 anni di carcere per chi diffonde video o audio captati in maniera fraudolenta per rovinare la reputazione di qualcuno e limita l'utilizzo dei trojan, i cosiddetti captatori informatici in pc o smartphone.
La riforma piace all'Anm che apprezza lo sforzo «per tutelare la privacy di chi con le indagini nulla c'entra» ma il sindacato delle toghe critica i limiti all'uso dei trojan. Molto critico invece il M5s: «Orlando, Gentiloni e il Pd hanno coronato il sogno dei Berlusconi - accusa Luigi Di Maio - c'è un patto ed è chiaro».
(A.Sev.)
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Novembre 2017, 05:00