INCUBO DELTA

Domenico Zurlo
La variante Delta continua a preoccupare anche l'Italia. Dall'ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe emerge che la ormai ex variante indiana, più contagiosa del 60% rispetto a quella inglese, è presente nel nostro Paese all'1%, con un range che va dallo 0 al 3,4%. La diffusione maggiore si registra in Lazio (3,4%), Sardegna (2,9%) e in Lombardia (2,5%).
LA PROTEZIONE Dai vaccini arrivano segnali incoraggianti: sia Pfizer che AstraZeneca proteggono con alte percentuali (96% e 92%) nel prevenire le ospedalizzazioni derivanti da Delta.
STOP MASCHERINE con un italiano su due che ha già ricevuto almeno una dose, si può ipotizzare di dire presto addio alla mascherina all'aperto: ai primi di luglio, o entro la metà del mese, come suggeriscono gli esperti più cauti.
MIX DI VACCINI Dall'Ema arriva poi una cauta frenata sul mix di vaccini per gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose AstraZeneca: l'agenzia europea del farmaco, prima di esprimersi, vuole avere dati maggiori. «È importante raccogliere maggiori informazioni e monitorare con attenzione», ha spiegato il responsabile Vaccini Marco Cavaleri.
FLOP CUREVAC Fa scalpore infine il flop del terzo vaccino mRna, sviluppato dalla casa farmaceutica tedesca Curevac: la sua efficace è solo del 47% contro la malattia grave. Colpa delle troppe varianti, secondo il ceo Franz Werner Haas: «Noi in realtà combattiamo un altro virus», ha detto il numero 1 dell'azienda, che ieri è crollata in borsa dopo i dati fallimentari dei primi studi.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Giugno 2021, 05:01
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