Giungla urbana sui marciapiedi tra erbacce, arbusti, buche e rifiuti

Valentina Conti
Erba alta, alberelli che crescono tra l'asfalto. Dal centro alla periferia, le banchine della Capitale si sono trasformate in un incubo per i pedoni. Romani e turisti costretti a muoversi zigzagando nella radura debordante nei diversi quadranti. E dove non è il verde che rende difficoltoso l'incedere sopraggiungono altri pericoli: rifiuti, cataste di alberature non rimosse, materiali abbandonati. Un vero percorso ad ostacoli.
Su lungotevere Gassman, si è obbligati a farsi letteralmente largo. Stesse scene sulla ciclabile sotto il Ponte dell'Industria. Lungo viale Aventino, gli arbusti attorno ai tronchi sono diventati portafiori di verde, come in piazza delle Cinque Giornate. I marciapiedi di via Cristoforo Colombo sono invasi da sacchi di immondizia soprattutto prima dell'ex Fiera di Roma. Su via Trionfale e via Aurelia l'erba si insinua in ogni fenditura del terreno. Come in via Enrico Fermi a Marconi e in via Sermoneta a Colli Albani. L'VIII Municipio, poi, è una delle aree maggiormente in sofferenza: da via Alessandro Severo a via Giustiniano Imperatore dominano piante infestanti e ceppaie non rimosse da un pezzo. «Lavoriamo sempre in emergenza e facciamo degli interventi palesemente in ritardo. Servono più giardinieri e mezzi - afferma l'assessore municipale all'Ambiente, Michele Centorrino -. A Tor Marancia, in via Odescalchi siamo riusciti ad ottenere la pulizia dei marciapiedi. E' importante perché lì c'è l'istituto Sant'Alessio, frequentato dai non vedenti. E' chiaro che non basta». L'appalto da 3,6 milioni che avrebbe dovuto portare effettivi miglioramenti nella cura dei marciapiedi, qui sembra nonm sia mai esistito. E sul tavolo della neo-assessora capitolina all'Ambiente, Laura Fiorini, è già arrivato un dossier sulle criticità del Municipio. Il Campidoglio annuncia un piano per le potature. Di fatto, girando in lungo e in largo per la città eterna, l'emergenza è più che evidente. Come se non bastasse da via Giacomo Bove a piazza Strozzi i marciapiedi si sono trasformati in distese scivolose a causa delle arance che cadono dagli alberi, spappolandosi al suolo. Insomma, i rischi non finiscono mai.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Novembre 2019, 05:01
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