Flavia Scicchitano
Netturbini con le braccia incrociate per protestare contro

Flavia Scicchitano Netturbini con le braccia incrociate per protestare contro
Flavia Scicchitano
Netturbini con le braccia incrociate per protestare contro la crisi dell'Ama. Davanti la sede di Calderon della Barca, i lavoratori scesi in piazza con le sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel Roma e Lazio si sono schierati contro l'amministrazione capitolina con scope e sacchi dell'immondizia. Un assedio contro l'«immobilismo e inefficienza sulla gestione dei rifiuti hanno portato a tre anni di non governo - affermano i sindacati - Non ci resta che portare avanti una protesta chiara e netta: la capitale continua a versare in condizioni indecorose, quasi 8 mila lavoratori sono costretti a operare con il 60% di mezzi inidonei e addirittura senza la dotazione di tute adeguate, la sostenibilità finanziaria è a rischio, la gestione degli appalti inadeguata, le tasse per i cittadini sono alte a fronte di un servizio inefficiente».
E dall'amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, arriva la doccia gelata. Non ci sono le condizioni per arrivare al 70% di raccolta differenziata a Roma, ha detto alla delegazione dei sindacati ricevuta durante il sit in di protesta. Intanto Roma versa in piena emergenza rifiuti, con cassonetti stracolmi e raccolta a singhiozzo. Il servizio Ama, come annunciato dalla sindaca Virginia Raggi, sarebbe stato rafforzato intorno a scuole, luoghi di comunità e ospedali, per allontanare i potenziali rischi per la salute paventati dai medici della capitale.
E una mano arriva dalla Regione Lazio: «È in corso il rinnovo dell'ordinanza regionale che serve per poter conferire i rifiuti in tutti gli impianti della Regione - ha annunciato la prima cittadina - Roma Capitale ha visto drasticamente diminuire la capacità di trattamento dopo il rogo del Salario ed è stato necessario appoggiarci ad altri impianti. Chiediamo supporto alle altre città del Lazio che, comunque, per anni hanno conferito a Malagrotta. Stiamo collaborando con la Regione Lazio per ridisegnare il perimetro della gestione dei rifiuti all'interno del nostro territorio». Dal ministero dell'Ambiente arriva invece la smentita di un ultimatum lanciato alla sindaca dal ministro Sergio Costa per la realizzazione di un centro di stoccaggio entro il 31 dicembre a Roma. «Si sottolinea - scrive il ministero - che la collaborazione tra ministero dell'Ambiente, Regione Lazio e Roma Capitale prosegue con risultati positivi».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Ottobre 2019, 05:01
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