EMERGENZA RIFIUTI

EMERGENZA RIFIUTI
Paola Lo Mele
Virginia Raggi entra di peso nella spinosa vicenda di Ama, la munipalizzata dei rifiuti di Roma che da mesi attende l'approvazione del bilancio 2017 da parte del Campidoglio. Alla base del ritardo, che secondo i sindacati mette a rischio gli stipendi dei lavoratori, c'è una controversia su alcune partite finanziarie tra Comune e azienda. Ma ora lo «stallo» secondo la sindaca è durato fin troppo. Anche perché all'orizzonte c'è il rischio di altre due giornate di sciopero che potrebbero concretizzarsi a inizi dicembre. Di qui, l'intervento della prima cittadina che mercoledì ha convocato il presidente di Ama Lorenzo Bagnacani spiegandogli che il bilancio va rivisto, e ieri ha fatto lo stesso con gli uffici capitolini, per chiedere subito tutta la documentazione necessaria a sbrogliare la matassa. «Pretendo una soluzione immediata per risolvere lo stallo sul bilancio Ama», dice perentoria.
La mancata approvazione del bilancio Ama ha provocato lo slittamento del bilancio consolidato del Comune e messo da tempo in allarme i sindacati che hanno già scioperato una volta. «La grave crisi che sta vivendo azienda rischia seriamente di compromettere le attività e la tenuta economica dell'Ama compresi gli stipendi dei lavoratori. Non si può andare avanti se il Comune non garantisce Ama con le banche e non risolve il nodo del bilancio», spiega il segretario della Fp Cgil Natale Di Cola.
I sindacati saliranno in Campidoglio lunedì e vogliono una risposta definitiva. «Per senso di responsabilità abbiamo congelato le due giornate di sciopero inizialmente previste per i primi di dicembre. È evidente che se non avremo risposte la mobilitazione ripartirà e si andrà allo sciopero», chiarisce Di Cola. E il Pd torna all'attacco per voce del capogruppo comunale Giulio Pelonzi: «L'Ama con il bilancio 2017 da rifare rischia di andare a rotoli».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Novembre 2018, 05:01
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