Alessandra Severini
L'Italia si salva in calcio d'angolo. Le rassicurazioni fornite

Alessandra Severini
L'Italia si salva in calcio d'angolo. Le rassicurazioni fornite dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell'Economia Giovanni Tria alla Ue sono bastate. Almeno per ora. Non scatterà dunque la temuta procedura di infrazione per deficit eccessivo, sempre che l'Italia rispetti gli impegni presi per «una piena adesione al patto di stabilità e crescita».
Il governo italiano ha infatti promesso, secondo il commissario agli affari economici Pierre Moscovici, un «aggiustamento strutturale significativo nel 2020». Questo vuol dire che il prossimo anno la Ue tornerà a valutare i conti italiani «in maniera attenta», fanno sapere da Bruxelles. Sono soprattutto Germania e Olanda ad apparire scettiche sulle rassicurazioni fornite dall'Italia. E un primo assaggio delle misure promesse dall'esecutivo si avrà già ad ottobre, con il progetto di legge di bilancio: i risparmi verranno da ulteriori tagli alla spesa pubblica e dalla revisione degli sconti fiscali. In più, come già accaduto quest'anno, anche nel 2020 le spese per il reddito di cittadinanza e quota 100 saranno più basse di quanto inizialmente messo a bilancio.
Per quest'anno la Ue si è invece accontentata dell'aggiustamento da 7,6 miliardi previsto da Conte e Tria: i risparmi verranno dai due miliardi di spesa congelati, dalla correzione di bilancio appena approvata e dal decreto legge che destina alla riduzione del deficit 1,5 miliardi di risorse risparmiate da reddito di cittadinanza e da Quota 100. Così l'Italia rispetta «l'impegno del dicembre scorso, riportando il suo deficit al 2,04% del Pil nel 2019», ha detto ancora Moscovici. «Siamo un Paese credibile, è stata premiata la nostra serietà ha commentato Conte abbiamo evitato la procedura senza manovra correttiva, ma la sfida non è finita. Occorre restare virtuosi per crescere».
A festeggiare lo scampato pericolo intanto ci pensa lo spread fra Btp e Bund, che ieri è sceso sotto i 200 punti base, come non accadeva da fine maggio 2018. Brinda anche la Borsa di Milano, che chiude a +2,4%, sostenuta dal forte rialzo dei titoli finanziari. È soprattutto questo che spinge il ministro Tria a dire che «è stata una giornata decisamente bella per l'Italia che è stata premiata due volte: dall'accordo con la Commissione e, ancora più importante, dalla reazione estremamente positiva dei mercati».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Luglio 2019, 05:01
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