Tra Milan e Ibra c'è il Flamengo

Luca Uccello
MILANO - Il Milan aspetta la risposta di Zlatan Ibrahimovic ma Paolo Maldini e Zvonimir Boban non stanno certo a guardare. C'è un Piano B, ci deve essere per forza per non farsi trovare impreparati nel caso lo svedese decidesse di non tornare a Milano, di andare altrove, magari a Bologna, dall'amico Mihajlovic o tentare l'avventura in Brasile, nel Flamengo che ha appena alzato al cielo la Coppa Libertadores.
Sicuramente Ibra non andrà a giocare nell'Hammarby, squadra di Stoccolma, di cui Zlatan diventerà socio, non certo giocatore nonostante lo spavento che ha fatto prendere a tanti tifosi con il suo post su Instagram. Il Milan non può farsi trovare impreparato. Si cerca un altro attaccante forte e completo come Zlatan. Non è semplice perché oggi non c'è un grande mercato. I nomi so quelli di Mandzukic fuori da tempo dalla Juventus, Giroud del Chelsea, Kean dell'Everton anche lui assistito da Raiola e Mariano Diaz del Real Madrid già accostato al Milan in estate.
In tutto questo poi c'è anche il rifiuto di Piatek di lasciare Milano e il Milan. Sarebbe un affronto, una sconfitta, un passo indietro che non vuole accettare. Niente Genoa, niente addio a gennaio. Se ne riparlerà a giugno, quando società e giocatore si siederanno intorno al tavolo e insieme tireranno le somme di una stagione fin qui deludente e si capirà soprattutto se il giocatore merita ancora la fiducia del Milan e la sua maglia numero nove.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Novembre 2019, 05:01
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