MILANO - In Lega di serie A fumata nera per la nomina del nuovo presidente. Due
Fumata bianchissima invece per l'Inter, il giorno dopo il 2-1 sulla Spal che ha eletto i nerazzurri caolista del campionato. E con la possibilità, battendo la Roma nel comunque difficile match di venerdì sera a San Siro, di mettere ulteriore pressione sui bianconeri, che sabato affronteranno la supersfida dell'Olimpico con la Lazio. «Essere un punto avanti adesso nulla significa, non guardiamo la classifica e non siamo qui per esaltarci o ricevere complimenti». Profilo basso a cura dell'amministratore delegato interista Giuseppe Marotta, a margine dei lavori in via Rosellini. «A noi interessano le prestazioni, il lavoro che rappresenta il punto focale del modello Suning». Lavoro continuamente evocato anche dal tecnico Antonio Conte: «È il forgiatore del nostro percorso. A lui non chiediamo di vincere, ma di valorizzare al massimo le risorse che ha. E lo sta facendo benissimo».
Soprattutto, ma non solo, con la coppia Romelu Lukaku-Lautaro Martinez: «C'è la giusta alchimia tra i due, che sono amici fuori dal campo. Anche qui la mano dell'allenatore è importante». Sinora 11 centri per il belga, addirittura 13 per l'argentino. Il pensiero di Mauro Icardi (nonostante al Psg viaggi con un bottino ragguardevole di 10 reti in 12 gare) è al momento lontano dai pensieri di Marotta e dell'Inter. (M.Sar.)
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Dicembre 2019, 05:01
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