La scuola al banco di prova

Simona Romanò
Da domani porte aperte, a Milano e in Lombardia, dai nidi alle prime medie, con mascherina anche per gli under 12. La prima trance di scuole riparte anche in zona rossa, come previsto dall'ultimo decreto, ma l'Ats avverte che «negli istituti dove il 30% delle classi sia coinvolto da almeno un caso Covid si possa valutare la didattica a distanza per tutti e uno screening di massa». Invece, «nei plessi dove il 50% delle classi abbia almeno un contagiato, si passa direttamente alla dad e alla quarantena per tutti».
nella regione torneranno in presenza 8900 bimbi del nido, 239.795 dell'infanzia, 451.012 delle elementari e 86.300 di prima media. Restano in didattica a distanza invece circa 182mila compagni di seconda a terza media e gli oltre 426mila studenti delle superiori. Una ripartenza lenta, che vede quattro insegnanti su cinque, tra quelli che hanno aderito alla campagna vaccinale, già immunizzati contro il Covid. Ciò non basta a tranquillizzare l'Ats che ha inviato un vademecum con le regole più stringenti per arginare i focolai, soprattutto dove si riscontrino le ben più contagiose varianti, come quella inglese, che il 4 marzo aveva costretto alla chiusura di tutti gli istituti.
CONTATTI STRETTI. Si considerano i due giorni precedenti il tampone o i sintomi. Se il paziente è stato contagiato da una variante però, si andrà a ritroso di 14 giorni.
QUARANTENA E TAMPONE. La quarantena dura 14 giorni con eventuale tampone. Non è più possibile terminare la quarantena dopo 10 giorni, nemmeno di fronte a un tampone negativo.
ALUNNO POSITIVO. Tutti i compagni finiscono in quarantena. I prof potranno lavorare ma effettueranno il tampone. Eccezione nei nidi e nelle materne: in caso di persone positive è prevista la quarantena degli alunni e degli educatori della «bolla» classe.
DOCENTE POSITIVO. Tutti i suoi alunni sono quarantenati.

Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Aprile 2021, 05:01
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