Nel Lazio la ricetta diventa elettronica.
Zingaretti: "Risparmio oltre il milione"

Nel Lazio la ricetta diventa elettronica. ​Zingaretti: "Risparmio oltre il milione"

di Lorena Loiacono
Addio ricetta rosa, da oggi in poi in farmacia basterà un codice a barre. E parte la rivoluzione digitale, anche nelle mani dei pazienti. Una manovra, quella lanciata dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che porterà un risparmio considerevole alle casse regionali oltre a quantificare al meglio l'utilizzo dei farmaci.





Il progetto, avviato in via sperimentale il 13 aprile scorso ma solo nella Asl di Viterbo, avrà una seconda fase a partire dal 1 gennaio prossimo quando vedrà coinvolte non solo le prescrizioni dei farmaci ma anche quelle per le visite diagnostiche.

Da oggi intanto si parte con le prescrizioni farmaceutiche, trasformate in formato elettronico in tutta la regione: il medico di base si connette con il proprio computer al sistema Sogei e inserisce la prescrizione online fornendo il codice fiscale del paziente che, a usa volta, riceverà un foglio stampato con il codice a barre da presentare in farmacia.



Il farmacista quindi, con un lettore ottico, legge sia il codice fiscale del paziente che il farmaco prescritto. Il futuro dell'iniziativa vede l'utilizzo di tablet al posto del pc e della scomparsa anche del foglio stampato.

«La dematerializzazione della ricetta – ha spiegato il governatore Zingaretti - aumenterà di molto la sicurezza quindi non ci sarà più confusione o rischio. Permetterà inoltre di risparmiare almeno un milione e mezzo di euro l'anno, visto che oggi nel Lazio si consumano 60 milioni di ricette l'anno. Soprattutto, rafforzerà una banca dati che quotidianamente dirà quanti farmaci sono prescritti nel Lazio, quanti sono consumati e, quindi, rafforzerà politiche attive di controllo della spesa, non tagliando i servizi, ma ottimizzando la spesa. Questa è una grandissima rivoluzione: sia i farmacisti che i medici di medicina generale hanno dato una grande mano».



Sono coinvolti nel progetto infatti 4.800 medici di medicina generale, 800 pediatri di Libera Scelta e le 1.500 farmacie del Lazio tutte pronte a leggere il codice a barre.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Ottobre 2015, 10:46
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