Baby squillo, 60 clienti rischiano il processo.
Anche Floriani, marito della Mussolini -Foto

Baby squillo, trema la Roma bene: 60 clienti a rischio processo. Tra loro anche Floriani, marito di Alessandra Mussolini

di Davide Manlio Ruffolo
Dopo la condanna degli 8 imputati al primo processo sulle baby squillo dei Parioli, la Procura capitolina sarebbe fermamente intenzionata a chiedere il rinvio a giudizio per tutti i 60 clienti delle giovani prostitute finite nell'inchiesta.





Tremano dunque gli uomini, appartenenti alla Roma-bene, che hanno intrattenuto rapporti sessuali con le due minorenni nell'appartamento pariolino. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pubblico ministero Cristiana Macchiusi, infatti, sembrano propense a rifiutare integralmente le richieste di patteggiamento giunte finora e pure quelle che potrebbero arrivare nei prossimi giorni. Una decisione che sarebbe scattata a seguito delle condanne di ieri e che, riferiscono gli inquirenti, avrebbe dimostrato che “l'impianto accusatorio è stato pienamente condiviso dal giudice”.







Fra i condannati, inoltre, erano presenti due clienti, Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone, per i quali il giudice ha disposto 1 anno di carcere, le cui posizioni risultano del tutto simili a quelle dei nuovi possibili indagati. Per questo, nel giro di poche settimane, gli inquirenti potrebbero definire tutti gli incartamenti necessari per avviare questo secondo processo e procedere, prima della pausa estiva del tribunale, con la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i clienti. Fra questi i nomi di maggior rilievo sono quelli di Mauro Floriani (marito della senatrice di Forza Italia Alessandra Mussolini), la cui posizione risulta gravemente compromessa e per il quale sarebbe stato disposto il giudizio immediato, e di Nicola Bruno (figlio del senatore Donato Bruno anch'egli di Forza Italia).
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Luglio 2014, 10:47
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