I due avevano scelto il promontorio del Taft Point, a strapiombo sulla Yosemite Valley, per fare base-jumping, ossia gettarsi nel vuoto con tuta alare e paracadute. Uno sport proibito nei parchi nazionali, Dean lo sapeva bene ma non era uomo fatto per rispettare i divieti. Anzi. Più volte si era “tuffato” da quelle vette, in Sierra Nevada. I due si sono lanciati da circa 7500 piedi di altezza.
Poi avrebbero tentato di passare attraverso una stretta fessura. Un testimone ha visto il loro volo giù dalla cima e, dopo averli seguiti con lo sguardo mentre sparivano veloci dietro le rocce, ha sentito un rumore.
Ha pensato al paracadute, ma qualcosa è andato storto. Dalle ricostruzioni sembra che, tentando di evitare una sporgenza di granito, i due siano caduti di roccia in roccia, non riuscendo ad aprire i paracadute. I loro corpi sono stati trovati poi dagli elicotteri.
Definito l’Uomo Ragno dei Canyon e, da alcuni suoi compagni “Un luminare nel pantheon degli arrampicatori”, Potter è morto come aveva sognato, e, in fondo, aveva annunciato. Al base-jumping, infatti, si era avvicinato per contrastare un sogno ricorrente che lo vedeva precipitare nel vuoto. L’aveva sempre considerata una premonizione. “Se devo morire – aveva dichiarato nel 2008 – voglio farlo a mio modo”. E così è stato: in un’ultima avventura, inseguendo ancora una volta il sogno di poter volare.
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L'ultimo volo dell'#uomoragno: #mortodurante il salto estremo con l'amico
Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Lunedì 18 maggio 2015
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Maggio 2015, 07:02
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