Draghi: la Bce acquista titoli per 60 mld/mese.
Milano esulta e sale del 2,8%, crolla lo spread

Draghi lancia l'acquisto di titoli della Bce per 60 mld/mese. Piazza Affari esulta e sale del 2,8%: spread crolla a 107

di Valeria Arnaldi
ROMA - Oltre mille miliardi di titoli acquistati dalla Bce, precisamente sessanta al mese da marzo fino a fine settembre del prossimo anno. E «comunque fino a quando non avremo un deciso miglioramento nell’andamento dell’inflazione», coerente con l’obiettivo di un andamento dei prezzi «vicino ma sotto al 2% nel medio termine». Via libera al Quantitative Easing nell’Eurozona. Ad annunciare la strategia contro i rischi per le aspettative d’inflazione è stato il presidente della Bce, Mario Draghi. Da marzo, dunque, la Banca Centrale Europea inizierà ad acquistare, sulla base della quota dei vari Paesi, titoli con scadenze tra 2 e 20 anni.





I rischi saranno condivisi con una quota del 20%, solo per quelli europei. Il restante 80% sarà a carico delle banche centrali nazionali. La Bce ha un limite del 33% per il debito di ogni emittente e del 25% per ogni emissione. Nessuna deroga per la Grecia, i cui titoli saranno acquistati sulla base del programma di aggiustamento già avviato. Un intervento massiccio teso ad assicurare liquidità alle banche e, più in generale, all’Europa, rilanciando - almeno nelle intenzioni - consumi e inflazione. Quello appena varato, ha spiegato Draghi, «è un forte incentivo ai prestiti». E se il primo traguardo è cercare di dare respiro all’Eurozona - «Il nostro compito principale è garantire stabilità» - il cuore dell’intervento è, in realtà, utilizzare la politica monetaria per «creare le basi della crescita». Dunque, che il “respiro” sia utilizzato per fare, a livello politico, le necessarie riforme strutturali.











«I politici ora non perdano d’occhio le riforme - ha commentato Angela Merkel - questo è il momento per i Paesi dell'eurozona di fare i compiti a casa sul risanamento dei conti». La decisione della Bce «sarà una spinta alla crescita», secondo il ministro dell’economia Padoan, che ha ribadito, però, la necessità della «piena mutualizzazione del rischio».

Intanto, i primi effetti si sono visti subito dopo l’annuncio di Draghi: borse in rialzo - Milano giunta a +2,8%, si è poi attestata sul +1,34& - e spread Btp-Bund in netto calo, da 115 a 107 punti. Passato da 1,1520 dollari l’euro è in picchiata.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Gennaio 2015, 09:53
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