I baci possono salvare il mondo: Alessandro Milan racconta il rapporto coi figli e la vita dopo il lutto della moglie
di Paolo Travisi
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Mi racconta la genesi del titolo?
«Una mattina dando un bacio a mio figlio Mattia, gli ho detto un numero vicino ai due milioni, sono quelli che ti ho dato da quando sei nato. Così è iniziata la conta dei baci, ogni giorno dico loro un numero più grande».
È una storia di vita vera, perché raccontarla?
«Stavo perdendo mia mamma, l'ennesima perdita. Volevo fare il punto della mia vita e ho capito che quella di tutti noi è punteggiata dai baci: ricevuti, perduti, desiderati. Il bacio ha un potere benefico, se smettiamo di darli ci inaridiamo».
Ha fondato l'Associazione Wondy sono io per diffondere la cultura della resilienza. Cosa significa?
«La resilienza non è fingere che il dolore non esista, perché quando ci si distanzia da un evento doloroso, diventa parte di te. Resilienza è non smettere mai di camminare, ed io ho deciso di non fermarmi».
A sua moglie, una scrittrice, ha dedicato un premio letterario?
«Il Premio Wondy. Ogni anno un comitato di lettori seleziona una sestina di opere, ed una giuria, quest'anno presieduta decreta il vincitore».
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Febbraio 2020, 08:08
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