Con il caldo record destinato a proseguire per altri 10 giorni, l'emergenza siccità rischia di aggravarsi sempre di più costringendo città e regioni intere a correre ai ripari. E così, dopo lo stato di emergenza dichiarato ieri dalla Lombardia, oggi il comune di Milano ha deciso di chiudere tutte le fontane. Una decisione inserita nell'ordinanza del sindaco Beppe Sala in cui si invitano cittadini e cittadine ad un uso responsabile dell'acqua. E per contrastare «il dramma della siccità», come lo ha definito il governatore veneto Luca Zaia, l'Alto Adige arriva in soccorso dei 'vicini di casà garantendo acqua potabile supplementare. Un «importante segnale di collaborazione - ha sottolineato Zaia - che spero possa mitigare per quanto possibile una situazione tragica». Da Padova a Piacenza, da Torino a Cremona, cresce dunque la preoccupazione, in particolare per l'agricoltura che rischia di restare letteralmente 'a seccò. Oggi è arrivata l'ordinanza del comune di Milano in cui il primo cittadino, in un video su Facebook, invita «cittadine e cittadini a ridurre al minimo l'uso di acqua potabile sia di uso domestico che per irrigare prati, giardini privati e pulire terrazzi e cortili». Un appello al quale si aggiungono una serie di misure per far fronte all'emergenza. Fra tutte spicca quella di chiudere tutte le fontane, ad eccezione di quelle «dove sia presente fauna e flora e i laghetti/rogge dei parchi cittadini». Decisa inoltre «la sospensione dell'irrigazione a spruzzo dei prati e delle aree verdi, eccetto l'irrigazione a goccia che interessa i nuovi impianti di alberi» che vanno preservati.
Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Giugno 2022, 18:34
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