Le molestie di #Giambruno

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di Barbara Gubellini

Il caso #Giambruno. Se ne è parlato tanto, e se ne continua a parlare. E’ giunto quindi il momento che anche noi, in questa rubrica, diciamo la nostra nel dibattit.

Non entro nel merito del comportamento evidentemente sessista di un conduttore di programma che si permette di molestare – perché di molestia si tratta quando rivolgi allusioni sentimental-sessuali a una lavoratrice a te subordinata -, né sulla scelta operata dalla premier quando ha deciso di fare addirittura una figlia con un uomo che la rispettava così poco, perché tutti nella vita privata commettiamo i nostri errori.

Alla fine, il caos mediatico che ha travolto la vita di questa coppia, per quanto sicuramente doloroso e pesante per #GiorgiaMeloni, ha fatto sì che la nostra Presidente ne uscisse vincitrice assoluta, tanto da ricevere sostegno e appoggio da tutte le parti, sia dai suoi elettori che dalle opposizioni.

Vorrei però rivolgermi a quella fetta di commentatori che in fondo “perdonano” gli sproloqui del giornalista – che fuori onda, durante la propria trasmissione, si rivolgeva alla collega  dicendole “ma perché non ti ho conosciuta prima” , mentre si toccava maleducatamente le parti intime -. Ecco, a quella “fetta” che considera le suddette frasi “goliardiche” – “un gioco” o ha definito, qualche giorno fa, la conduttrice di un talk - vorrei far notare la seconda donna che era presente alla scena quel giorno. Mentre Giambruno saltellava nello studio “tocchicchiandosi” di fronte alla collega che non poteva che essere compiacente (non solo lui era il suo capo, ma anche il compagno del primo ministro), una seconda collega che assisteva alla scena collegata in esterna.

In studio, di fronte ai due giornalisti, c’era, infatti, un  grande schermo con la giornalista in collegamento.

Ebbene, quest’utlima, a differenza dell’altra, non rideva affatto. Aveva anche le cuffie, che testimoniano come la donna sentisse perfettamente ciò che veniva detto in studio.

Riguardatela, perché l’espressione quasi disgustata di quella giornalista – più libera di non ridere visto che non si trovava di fronte al capo Giambruno - dice tutta la verità su come si sentono le donne quando vengono trattate in quel modo: molestate.

Di fronte a quel disgusto, ogni appello al cameratismo e alla goliardia tra colleghi lascia il tempo che trova, signori miei!

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Giornalista, autrice e conduttrice tv. Da anni realizza reportage di approfondimento su ambiente, sostenibilità e temi sociali. L'argomento che più la appassiona è la parità di genere. E' mamma di due bambini.


Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Ottobre 2023, 18:19
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