Il sessismo recidivo di Bandecchi

Il sessismo recidivo di Bandecchi

di Barbara Gubellini

Nuovo scivolone sessista per il Sindaco di Terni #StefanoBandecchi. Questa volta a #Mattino5, dove il primo cittadino è stato invitato per commentare le frasi misogine di qualche giorno prima che stanno facendo tremare la sua poltrona. Il conduttore gli ha fatto spiegare cosa fosse successo a quella seduta del Consiglio Comunale, in cui Bandecchi – nella discussione su un emendamento contro la violenza di genere - si era lasciato andare in volgarità da bar dello Sport (“un uomo normale guarda il c**o di una donna e poi ci prova pure”).

Quel giorno, a Mattino5, a controbattere ai tentativi di Bandecchi di giustificarsi, c’era un’esperta di questioni di genere, la giornalista #SaraManfuso, che gli ha quindi risposto per le rime.

E cos’ha detto Bandecchi a Manfuso? Che sì, era “tanto carina” ma non aveva capito niente. Insomma, il cliché trito e ritrito del tirare in ballo l’avvenenza di una donna, quando si tratta di qualcosa da capire. Perché, si sa, le donne “carine” sono stupide no?

E giù di nuovo, su web e stampa, pioggia di critiche al Sindaco che, evidentemente, si ostina a non capire dove sbaglia.

Fin qui la cronaca.

Io, però, vorrei aggiungere una cosa che, in questa bufera, nessuno ha notato.

Al termine del teatrino a #Mattino5, il conduttore, congedandosi dai due litiganti, li salutava così: “grazie Bandecchi, grazie Sara”.

Beh, a mio parere, finché nei programmi televisivi le donne saranno chiamate per nome, come fossero amiche o vicine di casa, e gli uomini per cognome è inutile fare un dibattito sulla parità di genere.

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Giornalista, autrice e conduttrice tv. Da anni realizza reportage di approfondimento su ambiente, sostenibilità e temi sociali. L'argomento che più la appassiona è la parità di genere. E' mamma di due bambini.


Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Gennaio 2024, 15:10
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