La Gaia Scienza - La rivolta degli oggetti: Barberio Corsetti, Solari, Vanzi passano il testimone

Teatro India di Roma: torna in scena La rivolta degli oggetti, e Gaia scienza passa il testimonial

di Elena Benelli
A quarantatré anni di distanza dalla sua apparizione sul palco del leggendario Beat 72, La rivolta degli oggetti torna a rivivere nel corpo-segno di tre giovani performer guidati dagli interpreti originali di quello storico e rivoluzionario spettacolo, i fondatori de La Gaia Scienza. Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi si riuniscono per passare il testimone ai tre giovani attori, Carolina Ellero, Dario Caccuri, Antonio Santalena, riportando sul palcoscenico un riallestimento che è un incontro nel tempo fra epoche, corpi ed esperienze completamente differenti.



Specchi, sedie sospese, funi, un cappotto, un violino scordato: sono gli oggetti che si oppongono ai corpi dei performer, acrobati in esplorazione dell’universo poetico di Majakovskij – il titolo stesso è quello di un suo poema del 1913 – che si rotolano, si lanciano, si dondolano come smarriti, amplificando i versi dell’autore russo nella risonanza di una miriade di frammenti.

Nato nel clima di estrema libertà artistica della controcultura romana degli anni Settanta, l’evento – un’ora esatta di poesia, distillata tra rivoluzione sociale ed estetica, tra avanguardie storiche e arte contemporanea – si presenta al pubblico di oggi mosso dalla volontà di restituire agli spettatori proprio quello spazio utopico di creatività e circolazione del pensiero che ne aveva favorito la creazione.

Lo spettacolo, frutto della collaborazione fra Teatro di Roma e Fondazione Romaeuropa, debutterà al Teatro India dal 17 ottobre al 3 novembre, nell’ambito del Romaeuropa Festival. Una produzione Fattore K. 2019 in coproduzione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Romaeuropa Festival e Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Il 17 ottobre, al termine della prima, la compagnia incontrerà il pubblico nell’ambito di Post It, il ciclo di incontri realizzato dal Romaeuropa Festival in collaborazione con Rai Radio 3 e moderato da Massimo Pasquini.



Dal 17 ottobre al 3 novembre  gli spazi del Teatro India  ospitano una ricomposizione di materiali, mai accorpati, ma che naturalmente riecheggiano di immagini comuni, di incroci e di storie che si intrecciano da tempo; Il Male, Simone Carella, Mario Mieli: tre nodi, di corpi e di pensieri, che si legano fra loro, rendendo viva e presente un’immagine degli anni ’70 e non solo, il teatro, le cantine romane, la transdisciplinarietà, la controcultura, la politica.
Ad inaugurare il calendario delle attività, il 17 ottobre, la rievocazione della celebre mostra dell’Immobilismo Molisano, un’avanguardia – anzi, una retroguardia – immaginaria a cui fu dedicata una mostra al Beat72, ideata da Il Male. Un’installazione che rivive oggi, e diventa il presidio per tutte le tre settimane di un intero immaginario.

NUOVO FUNZIONAMENTO Con il debutto de La rivolta degli oggetti si inaugura anche il nuovo funzionamento del teatro INdia: il foyer A diventa sala teatrale duttile e polifunzionante; i corridoi diventano spazi espositivi; lo spazio INdiateca ospiterà la nuva biglietteria e il bar

TEATRO INDIA Lungotevere V. Gassman (già dei Papareschi) - Roma, tutte le sere alle 21, la domenica alle 17, il 2 novembre alle 19, biglietto 20 euro (ridotto 18 euro), info  06.684.000.311/314  www.teatrodiroma.net
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Ottobre 2019, 21:23
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