Strage di Fidene, l'Avvocatura che difende il ministero dell'Interno e quello della Difesa chiede il proscioglimento di Campiti: «Non luogo a procedere»

Campiti rinviato a giudzio il 5 febbraio 2024

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di Nikita Moro

Strage di Fidene, nella giornata di ieri in sede di udienza preliminare, mentre il pm chiedeva il processo, l'Avvocatura, che rappresenta il ministero dell'Interno e quello della Difesa, ha sollecitato il proscioglimento per l'imputato Claudio Campiti. L'uomo andrà a processo il 5 febbraio, davanti alla Corte d'Assise di Roma, per aver aperto il fuoco durante una riunione di condominio, uccidendo 4 donne e ferendo 10 persone, l'11 dicembre scorso.

Il Ministero dell'Interno e della Difesa sono chiamati in causa, insieme al Poligono di Tiro, come responsabili
civili per l'omessa vigilanza sull'arma sottratta al Tiro a segno di Tor di Quinto, con cui ha poi aperto il fuoco.

Claudio Campiti è accusato di 4 omicidi volontari ed è stato rinviato a giudizio.

 

L'Avvocatura di Stato

«In relazione alla richiesta dell’Avvocatura (per conto dei Ministeri della Difesa e degli Interni) di non luogo a procedere nei confronti di Campiti esprimo, in nome delle famiglie e dei figli di Nicoletta Golisano e di Fabiana de Angelis, stupore ed un senso di profonda delusione. La richiesta di non luogo a procedere nei confronti di Campiti, autore di uno dei delitti più efferati degli ultimi anni, è una decisione processuale che abbandona le vittime alla loro solitudine» - così ha dichiarato all’Adnkronos l’avvocato Francesco Innocenti, uno dei legali di parte civile nel processo per la strage di Fidene.  

Il gup ha deciso il rinvio a giudizio di Claudio Campiti fissando la prima udienza del processo per il prossimo 5 febbraio, davanti alla Prima Corte d’Assise di Roma. Nel procedimento saranno responsabili civili il ministero della Difesa e dell’Interno e il Poligono di Tiro di Roma come responsabili civili.

«Inaccettabile per i familiari la richiesta dell'Avvocatura, grida vendetta dal punto di vista morale»

L'avvocato Innocenti ha poi spiegato: «I ministeri di Difesa ed Interni, ormai chiaramente ed a più riprese definiti responsabili civili per i danni cagionati da Campiti hanno provato a sottrarsi alla responsabilità, invocata dalle parti civili ed accolta dal Giudice Saulino, addirittura chiedendo di non procedere (e quindi di liberare Campiti!) invece di provvedere immediatamente all'integrale ristoro dei danni cagionati da Campiti grazie alle colpevoli e clamorose omissioni degli stessi Ministeri».

La strage

Quattro donne ammazzate.

Una strage premeditata messa in atto nel corso di una riunione di condominio a Roma, l'11 dicembre del 2022 a Fidene. Per questa vicenda Claudio Campiti, 58 anni, è stato rinviato a giudizio dal gup della Capitale. Secondo l'accusa, Campiti «dopo aver fatto ingresso all'interno del gazebo del bar 'Il posto giusto', dove era in corso un'assemblea del consorzio Valleverde, impugnando una pistola Glock si dirigeva direttamente verso il tavolo dietro al quale erano seduti i componenti del consiglio di amministrazione del consorzio e i revisori contabili e dopo aver pronunciato la frase 'vi ammazzo tutti' sparava all'indirizzo di Sabina Sperandio, Nicoletta Golisano e Fabiana De Angelis colpendole in punti vitali" uccidendole sul colpo».

Una quarta donna, Elisabetta Silenzi, morì qualche giorno dopo a causa delle ferite riportate. Un omicidio premeditato nei primi giorni di novembre dopo che il killer aveva ricevuto la convocazione dell'assemblea. Secondo quanto accertato dai carabinieri l'imputato aveva rubato una l'arma alla struttura di Tor di Quinto.

Nel capo di imputazione che riguarda le lesioni personali, i pm citano il disturbo post traumatico da stress per i sopravvissuti al blitz. Un trauma che ha causato problemi al «sonno, depressione, senso di colpa per essere sopravvissuto alla strage, e flashback». A Campiti viene contestato anche l'appropriazione e porto abusivo di armi. La chiamata in causa dei ministeri e del Poligono era stata richiesta nelle scorse udienze dalle parti civili, familiari e amici delle vittime, sottolineando come la sottrazione dell'arma dal poligono di Tor di Quinto non fosse il primo caso avvenuto.


Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Novembre 2023, 12:42
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