Romaeuropa festival tra sperimentazioni musicali e arti digitali: gli appuntamenti della 38esima edizione

Romaeuropa festival tra sperimentazioni musicali e arti digitali: gli appuntamenti della 38esima edizione

Oltre 500 artisti provenienti da 34 Paesi, 90 spettacoli, 300 aperture di palcoscenico e 62mila posti in vendita, per più di due mesi di programmazione che coinvolgono 13 spazi della Capitale. Tra musica, danza, teatro, nuovo circo, creazione per l’infanzia e arti digitali, la 38esima edizione del Romaeuropa Festival si annuncia una delle più ricche di sempre. Attesa a Roma dal 6 settembre al 19 novembre prossimi, la kermesse torna, come spiega Guido Fabiani che presiede il festival, per «rendere l’Italia e la sua capitale centro del dialogo e del confronto della cultura nazionale dello spettacolo con la creatività internazionale, nel segno dell’attenzione alle nuove generazioni e dell’incontro». 

E se «La trentottesima edizione del Romaeuropa Festival è una fotografia della geografia delle arti, un invito alla scoperta della pluralità delle prospettive offerta dalle sensibilità degli artisti e dal loro racconto di quel “mondo fluttuante” che è il presente», continua Fabiani, ecco che le “immagini del mondo fluttuante” sono quelle portate in scena, il 6 e il 7 settembre nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” per l’inaugurazione del REF2023, da Ukiyo-e, prima coreografia firmata da Sidi Larbi Cherkaoui per il Ballet du Grand Théâtre de Genève di cui è attualmente direttore. 

La sezione musicale della manifestazione che vanta la Direzione Generale e Artistica di Fabrizio Grifasi sarà aperta, invece, il 12 settembre dalla leggenda della techno Jeff Mills, alla Cavea al fianco dei musicisti Jean-Phi Dary e Prabhu Edouard. La Pelanda del Mattatoio di Testaccio è il luogo scelto per ospitare LineUp! dal 20 al 23 settembre. Un appuntamento curato da Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci, dedicato all’attuale panorama pop italiano a partire dalla riappropriazione del passato nei suoni delle nuove generazioni. Ecco La Niña che fonde lingua e tradizione napoletana con sonorità pop e urban; ma anche gli echi di Sardegna che attraversano i live di Vieri Cervelli Montel e Daniela Pes per il Tanca Records Showcase dedicato all’etichetta fondata da IOSONOUNCANE; elettronica, derive trap e hyper-pop convivono nelle scritture della bresciana Miglio e del cantautore di origini rumene Rareș; voci soul colorate e travolgenti, dagli svariati richiami a atmosfere tropicali, caratterizzano il sound del giovane Ethan presentato in collaborazione con Alcazar live (partner della rassegna).

Ancora: sintetizzatori analogici e atmosfere techno segnano i concerti finali di Marta Tenaglia e della romana Whitemary, mentre completano la sezione i deejay set a cura di Fischio e il programma de Le Parole delle Canzoni presentato da Treccani. Si continua a ottobre, con un focus dedicato al panorama della sperimentazione elettronica con la presenza di alcuni tra i più acclamati artisti internazionali: Ben Frost, Caterina Barbieri, i Plaid e Tovel (aka Matteo Franceschini). Sempre al Mattatoio, spazio a una mappa delle culture digitali proposta dalla sezione Digitalive, curata da Federica Patti, che dal 6 all’8 ottobre incrocia percorsi musicali, coreografici e virtuali: ne sono protagonisti il nuovo spettacolo multimediale del collettivo romano NONE, il live dell’outsider della techno Cosimo Damiano, il percussionista, sound artist e curatore modenese Riccardo La Foresta, l’esperienza immersiva audio-video proposta dal collettivo SPIME.IM e il sofisticato hyper-pop del romano Arssalendo con un live speciale realizzato  per la rassegna. 

Il 19 novembre si chiude con un Gran Finale del Romaeuropa Festival 2023, in corealizzazione con Fondazione Musica Per Roma: in tutte le sale dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, andrà avanti una giornata dedicata alla contaminazione e alle nuove sonorità del continente africano di cui sono protagonisti, oltre al già citato Onikeku, anche Ballaké Sissoko in dialogo con l’acclamato compositore e sound artist Lorenzo Bianchi, la stella luminosa del “desert blues” Bombino, e l’icona Fatoumata Diawara con il live del suo nuovo album London Ko prodotto da Damon Albarn, ponte tra i suoni delle metropoli occidentali e quelli della capitale del Mali Bamako. Ma il festival prosegue oltre la chiusura, con uno speciale appuntamento “extra” presentato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: approda a Roma il compositore e direttore cinese, Ambasciatore Unesco e Grammy Award, Premio Oscar e Leone d’Oro Tan Dun per dirigere Orchestra e Coro dell’Accademia nella sua visionaria Buddha Passion.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Agosto 2023, 16:25
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