Roma, rivolta per lo stop del Comune ai veicoli storici. Le associazioni scrivono una lettera al presidente Mattarella

Roma, rivolta per lo stop del Comune ai veicoli storici. Le associazioni scrivono una lettera al presidente Mattarella

di Lorena Loiacono
Condannate a restare con i motori spenti, per le auto storiche Roma diventa off limits. Vengono messe al bando, come auto vecchie e inquinanti: «Ma così si perde una parte della storia dell’automobilismo».
Le associazioni non ci stanno e presentano ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. L’Automotoclub storico italiano, i Registri storici Alfa Romeo, Fiat e Lancia chiedono infatti l’annullamento dei decreti e delle delibere della Regione e della Giunta del Lazio, della Città Metropolitana e del Comune di Roma. Anche la Federazione Motociclistica Italiana si è attivata per la richiesta delle deroghe al Comune. 
L’obiettivo è permettere alle auto storiche con certificazione di rilevanza, quindi che hanno più di 20 anni e i requisiti di originalità e corretta manutenzione, di poter accedere all’interno della Capitale. «A Roma - spiega Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano - sugli oltre 4 milioni di veicoli in circolazione, quelli storici registrati alla motorizzazione sono 9.945: si tratta di una quota pari allo 0,25% del totale e percorrono annualmente lo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli d’uso quotidiano». L’Asi propone al Comune di procedere per fasce orarie: chiede infatti di consentirne l’uso dopo le 17, per evitare l’uso quotidiano delle auto storiche anche per andare a lavorare, alle auto che hanno 20-30 anni, per quelle di 40 anni si può pensare di non imporre orari perché si tratta di veicoli delicati che comunque non vengono utilizzati spesso. «Presentiamo il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica - spiega Giuseppe Dell’Aversano, presidente della commissione legale dell’Asi - perché abbiamo già ottenuto un provvedimento favorevole per noi a Torino: in quel caso il Consiglio di Stato chiarì alle amministrazioni locali che i veicoli storici non sono per forza vecchi e generano un importante indotto sul settore delle manutenzione e del turismo. Paradossalmente è consentita la circolazione solo alle auto d’epoca, ma si tratta dei veicoli fermi nei musei. In questo modo non potremmo neanche arrivare con la Mille Miglia in via Veneto».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Febbraio 2023, 12:58
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